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1.
€ 14,00
EAN-13: 9788807897795
Ezio Mauro
Lo scrittore senza nome. Mosca 1966: processo alla letteratura
Edizione:Feltrinelli, 2023
Collana:Universale economica

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Indicativamente procurabile in 5-6 giorni lavorativi
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Prezzo di acquisto€ 14,00
Descrizione

Descrizione del libro

Andrej Sinjavskij era soltanto la metà  di una storia. L'altra metà  si chiamava Yulij Daniel'. Insieme, i due scrittori russi sfidarono il regime sovietico con l'arma più potente e più temuta - la parola - pubblicando i loro libri in Occidente con gli pseudonimi di Abram Terz e Nikolai Arjak. Insieme, a soli quattro giorni di distanza, furono arrestati dal Kgb e nel '66 giudicati in un processo che diventò uno scandalo mondiale, il primo dopo la caduta di Chruscà«v e delle illusioni riformiste. Per loro la condanna fu quasi identica, cinque e sette anni di carcere e lavoro forzato nel gulag. Su entrambi, l'ultimo giorno del processo risuonarono le parole del giudice istruttore, la sua certezza impenetrabile: "Può darsi che fra vent'anni avrete ragione voi, ma per il momento sono io che ho ragione". Poi il potere sovietico pensò di rompere il filo di quell'amicizia intellettuale tanto profonda da trasformarsi in politica, e tanto forte da tradurla in opposizione: aprì a Sinjavskij la via dell'esilio, mentre Daniel' restava confinato in patria. Sinjavskij viveva a Parigi, insegnava alla Sorbona e i suoi libri si dovevano fermare all'immenso confine dell'Urss. Così lo scrittore veniva proibito nel suo Paese fino a essere dimenticato. Più difficile la partita a scacchi tra il potere e Yulij Daniel'. Lui viveva in patria, dopo il campo era tornato a Mosca in una casa vicino alla stazione Sokol del metrò. Non svolgeva alcuna attività  sospetta. Ma la sua vita, il suo nome, la sua identità  lo confermavano intellettuale per sempre e dissidente in eterno. Sul suo nome calò un'ombra. Ma lui, continuamente, tra sé e sé ripeteva: Julij Markovic Daniel', scrittore e traduttore, già  condannato per attività  antisovietiche, uscito dal gulag, residente a Kaluga, vivente a Mosca, via Novaja Pishanaja, ingresso 3, piano secondo, appartamento numero 52. Tutto questo, per colpa di due libri.

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2.
€ 20,00
EAN-13: 9788807493782
Ezio Mauro
 La caduta. Cronache dalla fine del fascismo
Edizione:Feltrinelli, 2023

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Prezzo di acquisto€ 20,00
DescrizioneLa caduta. Cronache dalla fine del fascismo: Il 25 luglio 1943 Mussolini viene arrestato. Nella notte si é tenuto il Gran Consiglio del fascismo e ha sfiduciato il duce, che ora si trova in una caserma, sorvegliato dai carabinieri, vittima di un capovolgimento improvviso del destino. L'Italia intanto é ignara. àˆ un epilogo senza testimoni, nessuno sa cosa sta succedendo. Il Paese si é svegliato al suono del solito bollettino di guerra: é chiaro, nonostante i vertici cerchino di nascondere la verità , che la situazione é disperata. Sul fronte militare, con i numerosi insuccessi, e in casa, tra gli incessanti bombardamenti e la mancanza ormai cronica di beni di prima necessità . La popolazione é demoralizzata, scossa dai lutti, dalla distruzione, dalla fame. Da tempo si é incrinata anche la salute del duce, afflitto da forti dolori addominali, probabilmente di natura nervosa, che lo hanno obbligato ad assentarsi spesso dai suoi doveri, aggiungendo un altro strato di incertezza. Sono mesi bui, in cui il mondo appare fuori controllo, il sistema ormai non può reggere, la velocità  degli eventi lo scuote, lo sopravanza e lo mette a nudo, rivelandone il volto reale sotto la maschera titanica e magniloquente. Dopo arriveranno l'armistizio firmato da Badoglio, la repubblica di Salò, la guerra partigiana. Ma in quel momento gli italiani ancora non sanno dove li trascinerà  l'inarrestabile corrente della Storia.

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3.
€ 10,00
EAN-13: 9788807897009
Ezio Mauro
La dannazione. 1921. La sinistra divisa all'alba del fascismo
Edizione:Feltrinelli, 2022

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Descrizione del libro

Sulla volta del Teatro Goldoni domina Marx. Sopra il suo ritratto, lo striscione: "Proletari di tutti i Paesi unitevi!". Il diciassettesimo Congresso del Partito socialista italiano si apre a Livorno il 15 gennaio 1921 e, dopo una settimana drammatica, si chiuderà  con la scissione e la nascita del Partito comunista d'Italia. Siamo al punto di non ritorno: é vietato qualsiasi compromesso tra rivoluzionari e riformisti. Sembra passato molto tempo dalla presa del Palazzo d'Inverno, mentre sono trascorsi solo tre anni e poco più. Ma questa é un'epoca nuova: il secolo breve é cominciato e avanza molto velocemente. Mancano meno di settecento giorni alla Marcia su Roma. In una cronaca politica animata dalle voci di protagonisti epici - da Terracini a Turati, da Serrati a Bordiga, a Gramsci defilato e silenzioso - Ezio Mauro ricostruisce un capitolo fondamentale della nostra storia, che raccoglie in sé ideali altissimi di liberazione e riscatto, ma in cui sembrano tutti condannati dentro il perimetro delle loro divisioni, mentre il Paese sta per essere inghiottito dalla reazione che si fa dittatura. Da quella scissione usciranno due partiti che cambieranno per sempre la storia d'Italia, ma quanto accadde a Livorno dev'essere compreso: come un peccato originale, una tentazione ricorrente. Perché "altre dannazioni seguiranno, come sappiamo, nei cent'anni. Ma le occasioni perdute pesano, anche quando svaniscono gli errori e scompaiono i loro protagonisti".

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4.
€ 20,00
EAN-13: 9788807493416
Ezio Mauro
L' anno del fascismo. 1922. Cronache della marcia su Roma
Edizione:Feltrinelli, 2022
Collana:Varia

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Descrizione del libro

"I fascisti arrivarono pochi minuti prima delle due, protetti dal botto dei petardi nelle vie e nei cortili, mentre i balli erano ripresi dopo il brindisi. Da dentro giungevano le note morbide e i versi innocenti di Abat jours, ma un colpo di pistola nella strada fermò la musica. 'Aprite, o sarà  peggio.' Qualcuno aveva sparso la voce che nella palestra a mezzanotte in punto era stata intonata L'Internazionale, come augurio per il nuovo anno. Gli squadristi, radunati al Caffé del Centro in via San Gervasio, non potevano tollerarlo, e decisero subito una spedizione. Adesso erano qui fuori. 'Aprite, é un ordine.' Con centocinquantun bossoli per terra finiva la prima notte di gennaio e cominciava il 1922 italiano, l'anno del fascismo." Il 1922 prende la direzione dell'azzardo e del fiuto politico di Benito Mussolini, con la sua tattica spregiudicata, l'opportunismo e soprattutto la violenza. Nei mesi bui che conducono alla dissoluzione dello Stato liberale Mussolini, con la sua concezione tragica e spettacolare della vita, incrocia lo spirito del tempo: la politica viene ridotta alla sua dimensione fisica. La ritualità  soppianta la cultura. Attorno, un cielo vuoto di stelle spente, in un mondo politico in disfacimento incapace di leggere la società  in trasformazione, frastornato dall'eco mondiale della rivoluzione bolscevica e dalla suggestione contagiosa che il mito della Russia irradiava da San Pietroburgo: si parlava sottovoce di Trotzkij, si leggevano ogni giorno notizie sulla carestia sovietica, si raccontava che a Belgrado il granduca Cirillo si era appena proclamato zar della Russia. Lo Stato liberale italiano sembrava esausto e non lo sapeva, incapace di fronteggiare i nuovi fenomeni sociali e politici, come se non rientrassero più dentro le sue categorie antiche. Anche l'esperienza scettica di Giolitti pareva consumata. Il re é solo. Tocca a lui riempire la scena istituzionale, Capo per grazia di Dio e volontà  della nazione di uno Stato che si frantuma venendo meno ai suoi impegni costituzionali, e giorno dopo giorno si arrende alla furia fascista che lo incalza per soppiantarlo. Ezio Mauro racconta l'anno decisivo della frattura tra due epoche: dopo la guerra, davanti al potere declinante delle dinastie, c'é in Italia l'impeto crescente, violento, del nuovo movimento fascista. àˆ già  un potere? E cosa vuole, come cresce, dove punta?

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5.
€ 11,00
EAN-13: 9788807895494
Ezio Mauro
Anime prigioniere. Cronache dal muro di Berlino
Edizione:Feltrinelli, 2021
Collana:Universale economica. Saggi

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Descrizione del libro

"I primi ad accorgersi che qualcosa stava cambiando furono i cani da confine. Venivano addestrati la notte, perché le fughe quasi sempre si tentavano nel buio, non avevano contatti sociali, mangiavano solo ogni due giorni per essere più aggressivi. Ammaestrati a inseguire l'odore del grande sospetto che avviluppava l'intera Ddr, i cani del Muro non potevano riconoscere il profumo della libertà  che si spargeva nelle strade dell'Est europeo, arrivando a disperdersi sulle porte di Berlino." Tutti sappiamo cosa é successo il 9 novembre 1989 a Berlino, quando, all'interno dei 108.000 chilometri quadrati della Ddr, il blocco comunista si sgretola e si affranca dalla prigionia del Muro, che separava il mondo correndo per 156 chilometri e divideva così una città  e l'Europa intera. Era un simbolo del titanismo totalitario, non una semplice barriera: era un'arma. Ed era destinato a fallire. La caduta del Muro riunisce le due Berlino, che in una notte ritornano per sempre una sola città , e libera il pezzo di Europa che per decenni era finito dietro la Cortina di ferro, segnando il passaggio da un'epoca all'altra. àˆ l'ultima rivoluzione nel cuore dell'Europa. àˆ una storia che sa dove vuole andare, e adesso sta correndo. Ma, come tutte le grandi storie, nasconde il suo segreto nei dettagli. Nei gesti, nei passi e nei ripensamenti dei suoi protagonisti. Ezio Mauro ricostruisce in una cronaca serrata, corale e politica, il romanzo di Berlino e della sua ossessione di pietra, fino alla capitolazione finale, fino a quando "il Muro non garantisce ormai più il potere e il potere non protegge più il Muro. Questa é la formula della caduta, la chiave di Berlino, il saldo del Novecento".

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6.
€ 18,00
EAN-13: 9788807070525
Ezio Mauro
L' ombra sul nome. Mosca 1966. La letteratura a processo
Edizione:Feltrinelli, 2021
Collana:Fuochi

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Descrizione del libro

Andrej Sinjavskij era soltanto la metà  di una storia. L'altra metà  si chiamava Yulij Daniel'. Insieme, i due scrittori russi sfidarono il regime sovietico con l'arma più potente e più temuta - la parola - pubblicando i loro libri in Occidente con gli pseudonimi di Abram Terz e Nikolai Arjak. Insieme, a soli quattro giorni di distanza, furono arrestati dal Kgb e nel '66 giudicati in un processo che diventò uno scandalo mondiale, il primo dopo la caduta di Chruscà«v e delle illusioni riformiste. Per loro la condanna fu quasi identica, cinque e sette anni di carcere e lavoro forzato nel gulag. Su entrambi, l'ultimo giorno del processo risuonarono le parole del giudice istruttore, la sua certezza impenetrabile: "Può darsi che fra vent'anni avrete ragione voi, ma per il momento sono io che ho ragione". Poi il potere sovietico pensò di rompere il filo di quell'amicizia intellettuale tanto profonda da trasformarsi in politica, e tanto forte da tradurla in opposizione: aprì a Sinjavskij la via dell'esilio, mentre Daniel' restava confinato in patria. Sinjavskij viveva a Parigi, insegnava alla Sorbona e i suoi libri si dovevano fermare all'immenso confine dell'Urss. Così lo scrittore veniva proibito nel suo Paese fino a essere dimenticato. Più difficile la partita a scacchi tra il potere e Yulij Daniel'. Lui viveva in patria, dopo il campo era tornato a Mosca in una casa vicino alla stazione Sokol del metrò. Non svolgeva alcuna attività  sospetta. Ma la sua vita, il suo nome, la sua identità  lo confermavano intellettuale per sempre e dissidente in eterno. Sul suo nome calò un'ombra. Ma lui, continuamente, tra sé e sé ripeteva: Julij Markovic Daniel', scrittore e traduttore, già  condannato per attività  antisovietiche, uscito dal gulag, residente a Kaluga, vivente a Mosca, via Novaja Pishanaja, ingresso 3, piano secondo, appartamento numero 52. Tutto questo, per colpa di due libri.

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7.
€ 14,00
EAN-13: 9788807173851
Ezio Mauro
Liberi dal male. Il virus e l'infezione della democrazia
Edizione:Feltrinelli, 2020
Collana:Serie bianca

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Descrizione del libro

La modernità  ci ha abituato a guardare alla morte come a un evento insensato, incongruo. Invece un agente patogeno sconosciuto ci ha costretto a fare ogni giorno proprio il calcolo più elementare, il saldo tra chi vive e chi muore. Abbiamo cercato la vera natura della calamità  nella statistica, convinti che nei grafici si nascondesse il segreto della sventura, mentre ogni diagramma, ogni calcolo, é doppio, parla di lui e di noi, e il saldo é la quantità  della nostra paura quotidiana. Per scampare al male ci siamo nascosti, mettendoci al riparo, abbandonando le relazioni sociali per imprigionarci tra le mura di casa. Il virus ha attaccato poco per volta non solo il nostro organismo individuale, ma anche l'organismo sociale, la nostra libertà . Ciò che abbiamo fatto é stato cedere quote di libertà  in cambio di quote di sicurezza. Ma se abbiamo potuto restare a casa, con le porte chiuse, aspettando che la minaccia si riducesse é perché qualche milione di persone é invece uscito di casa ogni mattina e ha preso il suo posto in ospedale, davanti alla cassa di un supermercato, in fabbrica, nel camion che trasporta le merci, nei magazzini delle farmacie. àˆ il lavoro degli altri, di cui eravamo abituati a servirci come se fosse una risorsa naturale, a nostra perenne disposizione, e invece é diventato il vero punto di difesa, di resistenza, di contrasto al male. Così é venuto alla luce l'ultimo decisivo conflitto della modernità , quello tra lavoro e salute, che già  pesava sulle fabbriche da tempo, dalla Thyssen all'Ilva, e che sfuggiva solo a chi non voleva vederlo. E se nella pandemia siamo entrati tutti uguali, rischiamo di uscirne diversi. Per questo é arrivato il momento di domandarsi se dalla crisi saremo in grado di tirare fuori "un nuovo modello di sviluppo, una relazione diversa tra capitale e lavoro, e per forza di cose una reinvenzione della democrazia".

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8.
€ 18,00
EAN-13: 9788807070518
Ezio Mauro
La dannazione. 1921. Cronache dal Congresso di Livorno
Edizione:Feltrinelli, 2020
Collana:Fuochi

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Sulla volta del Teatro Goldoni domina Marx. Sopra il suo ritratto, lo striscione: "Proletari di tutto il mondo unitevi". Il XVII Congresso del Partito socialista italiano si tenne a Livorno, perché a Firenze la tensione era altissima. La città  era già  nelle mani dei fascisti. àˆ il 15 gennaio 1921. Si discutono i ventuno punti di Lenin con i quali l'Internazionale comunista detta le regole a ogni partito che ne voglia fare parte. Il dibattito va avanti per una settimana. Nella storia turbolenta dello scontro all'interno del movimento operaio internazionale é arrivato il punto di non ritorno: é vietato qualsiasi compromesso tra rivoluzionari e riformisti. Mosca non tollera più i riformisti. Sembra passato molto tempo dalla presa del Palazzo d'Inverno. In effetti sono trascorsi solo tre anni e poco più, ma questa é un'epoca nuova: il secolo breve é cominciato e avanza molto velocemente. La Rivoluzione c'é stata, la guerra é finita, lo spettro del comunismo ora é uno Stato, ma un nuovo mostro diventa sempre più minaccioso. Mancano meno di settecento giorni alla Marcia su Roma. Costantino Lazzari e Giacinto Menotti Serrati, che nel 1914 aveva preso il posto di Mussolini alla direzione dell'"Avanti!", aderiscono al diktat del Komintern. Dalla scissione di Livorno, il 21 gennaio 1921, nasce il Partito comunista d'Italia, guidato da Bombacci, Bordiga, Damen, Fortichiari, Gramsci e Terracini. Eppure non si riesce a vedere con chiarezza cosa sta per succedere in Italia. Gramsci scriverà : "Quando il fascismo sorse e si sviluppò in Italia come bisognava considerarlo? Era esso soltanto un organo di combattimento della borghesia, oppure era anche un movimento sociale? L'estrema sinistra, che allora dirigeva il partito, non lo considerò che sotto il primo aspetto, e questo errore ebbe come conseguenza che non si riuscì ad arginare l'avanzata del fascismo come forse sarebbe stato possibile fare". In una cronaca politica animata dalle voci di protagonisti epici, Ezio Mauro ricostruisce un capitolo fondamentale della storia italiana, che raccoglie in sé straordinariamente la sintesi dell'ideale altissimo e della cecità  tragica di fronte alla minaccia imminente del fascismo.

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9.
€ 18,00
EAN-13: 9788807070501
Ezio Mauro
Anime prigioniere. Cronache dal muro di Berlino
Edizione:Feltrinelli, 2019
Collana:Fuochi

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Descrizione del libro

«I primi ad accorgersi che qualcosa stava cambiando furono i cani da confine. Venivano addestrati la notte, perché le fughe quasi sempre si tentavano nel buio, non avevano contatti sociali, mangiavano solo ogni due giorni per essere più aggressivi. Ammaestrati a inseguire l'odore del grande sospetto che avviluppava l'intera Ddr, i cani del muro non potevano riconoscere il profumo della libertà  che si spargeva nelle strade dell'Est europeo, arrivando a disperdersi sulle porte di Berlino». Tutti sappiamo cosa é successo il 9 novembre 1989 a Berlino. Qualcuno ha pensato che la storia fosse finita e che con il passare del tempo il mondo intero sarebbe stato sempre più simile all'Occidente. Ma la storia si nasconde nei dettagli. Nei gesti, nei passi e nei ripensamenti dei suoi protagonisti. Nel 1989, all'interno dei 108.000 chilometri quadrati della Ddr, il blocco comunista si sgretola e si libera dalla prigionia del Muro, che separa il mondo correndo per 106 chilometri e divide così una città  e l'Europa intera. àˆ un simbolo del titanismo totalitario, non una semplice barriera. àˆ un'arma. «Chi é salito molto in alto cadrà  nell'abisso», così scrivono con lo spray i ventenni a Prenzlauer Berg, nella Berlino che vive di notte e si muove col buio. Se la caduta del Muro é un segno inciso nell'identità  di coloro che l'hanno vista in televisione, ma anche di coloro che sono nati dopo, é perché da allora le cose hanno preso una direzione nuova e, soprattutto, diversa da quella che ci aspettavamo.

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10.
€ 9,00
EAN-13: 9788807892851
Ezio Mauro
L' uomo bianco
Edizione:Feltrinelli, 2019
Collana:Universale economica. Saggi

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Dove comincia e dove finisce, come cambia la normalità  italiana? Pensiamo di essere rimasti uguali a noi stessi, mentre stiamo diventando attori individuali di un cambiamento collettivo. àˆ una scala privata, invisibile, che scendiamo passo dopo passo, fino all'intolleranza, finché qualcuno spara ai "negri". E proprio in quel momento, se guardiamo chi impugna il fucile, vediamo materializzarsi l'uomo bianco, ciò che certamente noi siamo ma che non ci siamo mai accontentati di essere. Ma come é stato possibile regredire fino alla nostra identità  biologica? Perché, abituati a dare la colpa di ogni cosa alla politica, non siamo neppure in grado di cogliere in questo rancore diffuso la sconfitta nostra, della cosiddetta società  civile? Sono le domande a cui Ezio Mauro prova a rispondere in queste pagine che scavano fino all'osso della mutazione in atto e ci lasciano nudi e sgomenti davanti alla fragilità  del costume collettivo. Una riflessione impeccabile sulle contraddizioni della democrazia italiana e di una politica azzerata che non sa trovare soluzioni né per la sicurezza degli uni né per la disperazione degli altri, nutrendo e nutrendosi di paura e rabbia. Per scendere nell'inferno di questa trasformazione, Mauro si fa guidare e ci guida attraverso la più simbolica storia dell'Italia recente, che ha diviso il prima dal dopo: a Macerata, il 3 febbraio 2018, Luca Traini impugna una pistola e spara a caso contro tutte le persone di colore che incontra. àˆ un gesto che non viene dal nulla ma, al contrario, si é avvalso di un clima di legittimazione strisciante, proprio di quel senso comune parallelo che si sta muovendo dentro di noi. Siamo sconfitti una volta per tutte quando il destino degli altri non ci interpella più: "Purché non qui da noi, finiscano dove vogliono, finiscano come possono, finiscano comunque. Purché finiscano". Non era così, non lo permettevamo a noi stessi.

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11.
€ 16,00
EAN-13: 9788807173462
Ezio Mauro
L' uomo bianco. Il fantasma dell'indigeno italiano
Edizione:Feltrinelli, 2018

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Il 3 febbraio 2018 a Macerata si consuma una strage: Luca Traini, ventottenne di Tolentino, impugna la sua Glock ed inizia a sparare contro tutte le persone di colore che incontra a Macerata. I feriti saranno sei e la giustificazione per il suo gesto molto semplice: il suo obiettivo era quello di vendicare Pamela Mastropietro, diciottenne scappata da una comunità  di recupero e sfortunatamente incappata in Innocent Oseghale, spacciatore nigeriano, che l'ha fatta a pezzi e ne ha abbandonato il corpo lungo un fosso. Un caso isolato quello di Traini, ma non così tanto, perché gli episodi di razzismo folle e sanguinoso si moltiplicano giorno dopo giorno nel nostro paese, in un clima di totale terrore nei confronti della diversità  vista necessariamente come negativa e corrotta da un popolo che non si sente adeguatamente tutelato. Un evento, quindi, che sembra destinato a ripetersi nel contesto attuale, permeato d'odio alimentato da una tecnologia che, purtroppo, dà  voce a tutti. Ezio Mauro, giornalista italiano già  direttore dei quotidiani La Stampa e la Repubblica, ricostruisce in questo reportage inedito la storia di Traini, vittima dei bulli da adolescente, costretto al precariato da uno stato che non tutela più il lavoro da adulto e, infine, radicalizzato in un'ideologia pericolosa sfociata inevitabilmente nella violenza.

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12.
€ 10,00
EAN-13: 9788807891502
Ezio Mauro
L' anno del ferro e del fuoco. Cronache di una rivoluzione
Edizione:Feltrinelli, 2018

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Descrizione del libro

«Di notte, cent'anni dopo, tutto sembra com'era, in questa composizione intatta di storia e di luce, di marmi e di fato, di ghiaccio e di memoria. Cammino da un ponte all'altro fino al canale Prja?ka cercando una finestra. Al numero 57 di via Dekabristov, dove il poeta Aleksandr Blok passava ore al buio, in quelle notti, guardando il "freddo violetto" di Pietrogrado e, oltre la finestra, "la Russia che vola chissà  dove, nell'abisso azzurro-blu dei tempi"». A cento anni dalla Rivoluzione russa, Ezio Mauro ritorna nei luoghi dell'insurrezione popolare che ha invertito la direzione della storia. Di San Pietroburgo esplora i palazzi principeschi e gli angoli più tetri, sulle orme dei fatti, delle storie proibite e degli arcani che hanno scandito il corso di un anno grandioso e terribile. E la scoperta della città  si trasforma via via nel racconto delle vicende di cui é stata teatro. Nella reggia di Tsarskoe Selo Rasputin, il monaco nero, ha stregato lo zar Nikolaj ii e tutta la sua Corte. L'aristocrazia che per secoli ha governato i territori sterminati della Grande Madre Russia precipita verso il suo rovinoso declino. Le strade diventano irrequiete e tumultuose. Lenin e Trotzkij tornano dall'esilio, i bolscevichi si organizzano. Di lì a poco, il treno della storia travolgerà  tutti. Ezio Mauro attraversa la rabbia, la paura e la tragedia di una popolazione stremata dalla guerra e dalla carestia. Rimette in scena il furore che ha afferrato l'anima di una città  e la storia di un Paese, cambiando per sempre il loro destino. Con la penna del grande inviato, crea un cortocircuito tra passato e presente che rievoca nei luoghi della Rivoluzione la stessa atmosfera di sofferenza, di lotta e di speranza nel cambiamento che l'ha ispirata e accesa, sfociando poi nel Terrore. «Tutto quel che é accaduto dopo comincia qui. Anche se sembrava un inizio, ed era la fine del mondo».

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13.
€ 18,00
EAN-13: 9788807070464
Ezio Mauro
L' anno del ferro e del fuoco. Cronache di una rivoluzione
Edizione:Feltrinelli, 2017

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Descrizione del libro

Come raccontare un periodo storico se non attraversandolo nei suoi luoghi principali, teatri di battaglie e di svolte epocali? Lo fa Ezio Mauro con "L'anno del ferro e del fuoco. Cronache di una rivoluzione". Il suo straordinario piglio giornalistico unito a quello narrativo vivono nel romanzo che racconta la Rivoluzione russa a cento anni dal suo compimento. I fatti che sconvolsero il mondo e lo portarono verso un'altra direzione sono qui narrati attraverso le strade, i luoghi, i caffé, i palazzi e le statue di San Pietroburgo, città  dove quella rivoluzione é avvenuta. Il libro sembra un racconto di viaggio, una mappa della storia e della rivoluzione che non ha eguali. Cronache di una rivoluzione si presenta così come un rivoluzionario omaggio ai fatti e ai personaggi che hanno animato, nel bene e nel male, quegli anni cruciali. Conosciamo così il personaggio di Rasputin e le leggende che sono sempre aleggiate intorno a lui e al suo strano rapporto con lo zar Nikolaij II. Erano gli ultimi sorprendenti urli di una piccola parte di popolazione ricca e sfrenata che viveva di lusso e di spreco mentre il resto del popolo moriva di fame. La storia ha così chiamato vendetta e lo ha fatto attraverso una rivoluzione sanguinosa e feroce che ha trasformato non solo il volto della ex Russia, ma del mondo intero. "L'anno del ferro e del fuoco. Cronache di una rivoluzione" di Ezio Mauro ci offre così un nuovo punto di vista e scorci di storia e di paesaggio insospettabili.

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14.
€ 9,49
EAN-13: 9788842099765
Ezio Mauro | Gustavo Zagrebelsky
La felicità della democrazia. Un dialogo
Edizione:Laterza, 2012
Collana:Economica Laterza 

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DescrizioneIl raffinato dialogo Zagrebelsky-Mauro come ogni vero dialogo mette a confronto due sistemi di pensiero, non pretende di approdare alla vittoria dell'uno sull'altro. Ha invece un grande merito: aiuta a pensare al riparo, una volta tanto, dalla retorica. Luciano Canfora, "Corriere della Sera" Un dialogo che ingenera molti dubbi ma definisce anche molte certezze: per esempio quella secondo cui è alla democrazia, a questa forma di governo e di Stato che va affidato nel bene e nel male, nell'adesione sincera come nella critica spietata, il destino delle presenti e delle future generazioni, almeno fin quando il nostro sguardo è in grado di spingersi. Alberto Asor Rosa, "il manifesto" Una riflessione sul nesso fra democrazia e felicità rinvia, è inevitabile, alla formula dei padri costituenti americani. A quel tempo la ricerca della felicità era l'obiettivo degli oppressi; mentre al contrario, negli anni in cui viviamo, un certo grado di giustizia sociale sarebbe il modo migliore per accedere alla felicità possibile. In realtà tutto si tiene e proprio questo libro ne è la migliore conferma. Libertà e giustizia sono i due termini di un binomio che nessuno ha saputo finora sostituire. Stefano Folli, "Il Sole 24 Ore"   C'è vita nella democrazia, dunque è giusto e possibile cercarvi anche la felicità. Che viene dalla nostra normale condizione di cittadini fedeli e infedeli, uomini e donne, persone liberamente associate. Proprio qui sta la possibilità vera della felicità: nella condizione di libertà personale e civile che nasce dalla democrazia, nella consapevolezza che tutti – non io soltanto – esercitano quella libertà e ne riconoscono il limite. La democrazia non mantiene le sue promesse, la democrazia può deludere quando non produce buona politica e buon governo, quando non risponde alle mie esigenze biografiche. E tuttavia, come si fa il saldo della partita democratica? Scrivi pure quelle poste al passivo, e concludi che viviamo in una fase di bassa qualità della democrazia. Ma tra gli attivi io scrivo la mia (e la tua) libertà, intatta, i miei diritti, i principi d'uguaglianza alla base del nostro ordinamento, la possibilità di informarmi e d'informare, di pregare o di non credere, di studiare e di lavorare, di intraprendere, di governare e di dissentire, in un sistema in cui questo vale per tutti. È difficile, molto difficile, ma l'avvenire contiene molte cose, molte. Queste cose sono atti e fatti. La democrazia chiede che dipendano da noi coscientemente, responsabilmente, attivamente, perfino felicemente quanto è possibile.    

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15.
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EAN-13: 9788858125540
Zygmunt Bauman | Ezio Mauro
Babel
Edizione:Laterza
Collana:Economica Laterza

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DescrizioneNum. Collana: , Nr. 780

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